Odio fare le estrazioni dentali. Per me, è sempre una sconfitta.
Lavoriamo tanto sulla prevenzione, per intercettare sul nascere problemi che, curati precocemente, non portano mai alla perdita dei denti.
Però ci capita spesso di visitare pazienti che già hanno perso degli elementi o che devono per forza di cose estrarne alcuni non più curabili.
Vediamo quindi cosa possiamo fare per sostituire i denti mancanti.
Abbiamo a disposizioni numerose soluzioni per sostituire i denti mancanti, e la scelta clinica varierà in funzione dei desideri del paziente, della sua salute e di quanti e quali denti mancano.
Un approccio mini invasivo è sempre preferibile, e noi proviamo a scegliere sempre la terapia più comoda per il paziente.
Partiamo quindi come sempre da una attenta prima visita dove faremo:
tac 3D
l’impronta digitale
Analizzata bene la situazione, vediamo quali sono le opzioni che la scienza odontoiatrica ci offre.
So che sembra strano, ma anche questa è una scelta praticabile. Solo però in determinate situazioni. La letteratura scientifica ci insegna che si può benissimo mangiare avendo fino al sesto, cioè il primo molare.
Se quindi, ad esempio, un paziente ha assenza di tutti i settimi (i secondi molari) e ha una masticazione più corta ma omogenea e equilibrata, possiamo scegliere senz’altro di non fare nulla.
Così come quando togliamo i denti del giudizio: chiaramente non vanno rimpiazzati.
Sono delle piccole viti in titanio che diventano delle vere e proprie radici artificiali. La tecnica degli impianti dentali prevede di realizzare un piccolo forellino nell’osso per inserire l’impianto.
E’ assolutamente indolore e sicuro con una buona pianificazione.
Gli impianti dentali sono un’ottima scelta anche quando mancano tutti i denti, facendo un ponte avvitato stabile ed estetico.
Tecnica di odontoiatria classica, si vanno a limare due o più denti che faranno da supporto per il dente mancante.
Ad oggi li facciamo sempre meno, e di solito si fanno per sostituire vecchi ponti non più precisi o estetici.
Andare a limare un dente vergine non otturato o non devitalizzato è un vero peccato, quindi quando possibile la prima scelta sono gli impianti di cui parlavamo prima.
Sono dei piccoli ponti che però non prevedono di limare i denti di appoggio. Il dente finto viene incollato ai denti di appoggio attraverso delle piccole alette interne, in modo tale che da fuori non si veda nulla. E’ una tecnica bella perché conservativa, non intacca i tessuti presenti.
E’ da farci però molta attenzione con l’igiene quotidiana dove sarà molto consigliato l’utilizzo dello scovolino e dell’idropulsore.
Sono protesi che si levano e si mettono, e vanno ad abbracciare i denti presenti con ganci metallici o trasparenti in nylon.
Anche queste hanno il vantaggio di non essere terapie invasive e costose, il problema è che sono poco stabili e ingombranti.
Sono un’opzione per pazienti anziani che non vogliono/possono fare impianti o come scelta economica di protesi sociale.
Quando mancano tutti i denti, la tecnica classica è la dentiera (nome comune di protesi totale mobile).
Va fatta con attenzione perchè poggia esclusivamente sulle gengive, e rimane più o meno stabile grazie a un effetto ventosa.
Le dentiere superiori sono più stabili (abbracciano tutto il palato) ma ingombranti, le totali inferiori sono spesso ballerine.
Per ulteriori approfondimenti, saremo felici di risponderti: entra in contatto con lo Studio.
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