Hai purtroppo perso un dente e devi sostituirlo, e ti hanno parlato dell’implantologia dentale. Magari hai fatto delle ricerche on line e hai trovato mille informazioni.
Il consiglio da cui parto è sempre il solito: parla con il tuo dentista di famiglia. Un rapporto medico paziente che dura magari da anni non può sostituire un articolo anche se molto completo.
Detto questo però voglio darti delle dritte, nel tentativo di eliminare fake news o informazioni sbagliate di cui purtroppo il web è pieno.
Sarà un viaggio lungo e appassionante, e scoprirai come facciamo a rimettere un dente perso con l’implantologia.
Gli impianti dentali sono delle viti in titanio medicale. Vengono inserite nell’osso della mandibola o della mascella e diventano delle radici artificiali. Una volta attecchite, queste radici artificiali faranno da supporto al dente vero e proprio (la corona).
La prima cosa da cui partiamo è una visita approfondita con il paziente. A volte on line si leggono annunci da cliniche estere dove ti dicono: “mandaci una panoramica e ti facciamo subito un preventivo”.
Ecco, questo approccio è sbagliato e potenzialmente assai pericoloso.
Non si può fare diagnosi senza una visita, non possiamo capire in sicurezza se un impianto si può fare basandoci solo su una radiografia ricevuta per mail, non possiamo fare preventivi generici perchè ogni cura è un vestito sartoriale cucito su misura
Abbi pazienza, ma ti faresti togliere un neo da un dermatologo che non hai mai visto e a cui hai mandato la foto del tuo neo con lo smartphone? Ti faresti segnare una cura per un problema al cuore da un cardiologo che ha visto solo i dati del tuo iwatch (e già sarebbe un’analisi sofisticata).
Io non so come mai ma si è mercificato e svenduto il concetto di cura in odontoiatria: qui si para di un intervento chirurgico che deve essere fatto in sicurezza e tranquillità, non è fare un salto dal barbiere a farsi fare un taglio di capelli…
Partiamo quindi dalla visita, dove capiremo cosa ti serve per la cura del tuo sorriso e se puoi mettere gli impianti dentali:
microscopio operatorio
tac 3D
l’impronta digitale
Solamente a questo punto potremo pianificare l’intervento di implantologia.
Andremo ad unire tutti i file ottenuti durante la visita, creando una sorta di “paziente virtuale”.
In questo modo andremo a pianificare digitalmente il posizionamento degli impianti, decidendone forme e dimensioni.
impianti computer guidati
Arriveremo quindi al giorno dell’intervento che avremo ben chiaro dove posizionare gli impianti, che verranno inseriti con due tecniche:
A prescindere dalla tecnica scelta dal chirurgo, andremo in definitiva a fare un piccolo foro nell’osso.
So che detta così fa impressione e paura, e ne parleremo approfonditamente nel proseguo dell’articolo, però tranquill* ti posso già anticipare che è un intervento assolutamente senza dolore.
Il foro verrà realizzato proprio per creare lo spazio ad accogliere la nostra nuova radice artificiale, e verrà fatta con due tecniche:
Una volta creato questo spazio si va ad avvitare il nostro impianto, a mano o con un manipolo dedicato.
A questo punto potremo fare due cose:
Di base mi verrebbe da dire che si può fare sempre. Ci sono soltanto alcune condizioni patologiche particolari o l’assunzione di alcuni farmaci (es. i bifosfonati) che escludono questa terapia.
Chiaramente con la tac valutiamo spessore e densità dell’osso, che deve essere accogliente per i nostri impianti.
Qualora non ci fosse osso a sufficienza possiamo rigenerarlo con tecniche di GBR.
Un ramo moderno dell’implantologia dentale è il carico immediato, quando cioè andiamo a posizionare l’impianto e subito, nel giro di poche ore, mettiamo un provvisorio.
Carico appunto perchè “carichiamo” immediatamente l’impianto con un dente, e questo ha vari scopi:
E’ importante evitare cibi caldi e croccanti, proprio per non ferire o irritare la gengiva operata. Un bel gelato è sicuramente una bella ricompensa per aver affrontato questa chirurgia!
Dipende dalla situazione clinica. Se dal progetto è previsto un provvisorio e quando avvitiamo gli impianti abbiamo una resistenza congrua, possiamo caricare SUBITO.
Si chiama appunto carico immediato, e ci permette di consegnare al paziente un provvisorio in attesa della perfetta guarigione dell’impianto.
Il definitivo invece potrà essere applicato dopo qualche mese, tra i 3 e i 6 mesi.
Lo possiamo rigenerare. Esistono ad oggi varie tecniche di innesto osseo che ci consentono di ricostruire il tessuto perso.
Possiamo usare dei biomateriali compatibili o l’osso direttamente del paziente.
Sicuramente l’innesto migliore è l’osso originale.
Siamo di fronte a un intervento chirurgico, e ci possono essere degli inconvenienti. Lo ripeto per l’ennesima volta: occorre una pianificazione attenta.
Se per disgrazia andiamo a ferire strutture nobili (es, nervo mandibolare o seno mascellare) durante la nostra implantologia, possiamo avere delle conseguenze spiacevoli. Per ridurre al minimo questi rischi dobbiamo studiare bene il caso.
Così sceglieremo di mettere ad esempio un impianto corto se abbiamo poco osso in altezza e non vogliamo ovviamente ferire un nervo.
Dipende dall’entità dell’intervento. Mettendo ad esempio un singolo impianto in una zona con un osso buono il gonfiore sarà del tutto assente.
Se invece occorre fare molti impianti o delle rigenerazioni ossee importanti ci potrà essere gonfiore o ematoma, il tutto però controllabile con farmaci specifici e un po’ di riposo.
Non assistiamo di solito a gonfiori preoccupanti, sono cose tipiche ad esempi di ascessi non curati o di denti del giudizio complicati.
Assolutamente no! Facciamo sempre un’anestesia locale che è più che sufficiente per il nostro intervento.
Ci possono essere delle riabilitazioni complesse (come ad esempio gli impianti zigomatici) che richiedono una sedazione con anestesista, ma la routine quotidiana degli impianti “normali” è ben gestita con la classica anestesia del dentista.
Quella, per capirci, che si usa per un’otturazione o una devitalizzazione.
Purtroppo come ogni intervento chirurgico ci sono dei costi vivi importanti. Allestire la sala operatoria. Avere più operatori al tuo servizio. Scegliere impianti italiani di qualità. Realizzare corone in ceramica integrale.
Tutto questo rende l’implantologia dentale una cura importante e di valore, con un costo che è conseguente.
Ma più che domandarti quanto costa, domandati quanto vale.
Quanto vale riavere uno o più denti fissi. Quanto è importante per la tua salute e per la tua estetica.
facciamo quindi un ricapitolo di ciò che abbiamo raccontato e vediamo per sommi capi cosa accade per metter eun impianto dentale.
Dipende. Le variabili sono varie. Va estratto un dente e fatto quindi un impianto post estrattivo? Serve una rigenerazione ossea? Abbiamo bisogno di un provvisorio o più di uno?
Sono troppe le variabili in campo, e ti invito come faccio sempre a fare una prima visita dove capiremo cosa serve al tuo sorriso.
Basta una telefonata al numero
Implantologia a Lucca
Fisseremo subito una visita con me e troveremo insieme la soluzione implantologica più adatta al tuo sorriso 🙂
Dott. Riccardo Marsalli
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