
La classica protesi mobile
La dentiera nell’immaginario collettivo è il classico lavoro che fa il dentista. In un passato neanche troppo lontano si facevano multiple estrazioni, gli impianti non esistevano o erano pioneristici, e rimaneva solo la possibilità di una protesi rimovibile.
Ad oggi per fortuna è una tecnica che facciamo raramente, in parte perchè la prevenzione ci consente di non perdere più così tanti denti, e poi l’implantologia ha fatto così tanti passi avanti da essere la prima scelta.
In alcuni casi però possiamo ancora confezionare una dentiera mobile, e in questo articolo voglio raccontarti come si realizza e cosa comporta il suo utilizzo per il paziente.
Che cos’è la dentiera
E’ una protesi totale, cioè che va a sostituire tutti i denti mancanti di una arcata.
Può essere fatta per i denti di sopra, di sotto o per entrambi.
Si chiama protesi rimovibile perchè non è fissa, è appoggiata sulle gengive.
Rimane in posizione per effetto ventosa: andando ad abbracciare le gengive residue si crea una specie di suzione e rimane più o meno stabile.
E’ la protesi più ingombrante che esiste, perché non avendo appoggi fissi (denti o impianti) può lavorare esclusivamente abbracciando più gengiva possibile.
Come realizziamo una dentiera
Si parte tutto da una prima impronta e dall’analisi del viso del paziente.
Il nostro scopo è fare una protesi mimetica, che sia armonica e cucita su misura come un abito sartoriale.
Non ti voglio annoiare con dettagli tecnici, ci sono libri di migliaia di pagine su come si realizza una dentiera, ti basti sapere che è un lavoro artigianale fatto a quattro mani: il dentista e l’odontotecnico.
Con una serie di impronte e di prove andremo a fare:
- delle basi in resina più avvolgenti e stabili possibili
- al tempo stesso devono essere comode e non creare ferite
- dei denti ben allineati e del colore corretto
- scegliere forme, dimensioni e aspetto in base al volto del paziente
- rendere la protesi più comoda e stabile possibile
Cosa succede quando la indossi?
E’ tutto più semplice in pazienti che portano da anni una protesi totale: magari viene rifatta perchè la vecchia ormai non è più congrua, quindi la sua vestizione sarà meno impattante.
In pazienti invece che non l’anno mai avuta bisogna essere onesti: i primi momenti sono impegnativi.
La protesi totale, specialmente se fatta in contemporanea sopra e sotto, ti darà:
- una forte sensazione di ingombro
- si forma molta salivazione
- difficoltà a parlare
- difficoltà a masticare
Occorre un periodo di adattamento variabile da caso a caso, e si faranno una serie di modifiche e ritocchi per renderla più comoda possibile.
Non possiamo nascondere che alcune persone non riescono a tollerarla, e allora si torna al discorso degli impianti.
Noi di base consigliamo di fare sempre una protesi fissa su impianti, le dentiere sono davvero più scomode. Facciamo le dentiere per sostituirne di vecchie non più precise o se ci sono problemi di salute gravi che impediscono di fare gli impianti.
Un consiglio pratico una volta indossata, è di iniziare a casa a parlare ad alta voce: leggere un libro aiuterà labbra e lingua ad abituarsi alla nuova presenza, e quindi problemi di pronuncia rapidamente rientreranno. Devi proprio re-imparare a parlare con la nuova protesi.
Cosa si può mangiare con la dentiera?
Di base diciamo tutto. Dopo un periodo inziale di adattamento e di consapevolezza, dove in pratica il paziente impara i gesti masticatori nuovi, si riesce con cautela a mangiare ogni cibo.
Essendo una protesi soltanto appoggiata, il paziente imparerà a ridurre i morsi di strappo che potrebbero dislocare l’apparecchio, preferendo dei movimenti a stampo di semplice apertura e chiusura.
Occorre pazienza con cibi croccanti, evitare morsi troppo energici che potrebbero danneggiare l’apparecchio, e si consiglia di evitare cibi molto gommosi o appiccicosi che rischiano di far uscire la dentiera.
Ci sarà un periodo di transizione più o meno lungo dove il paziente imparerà a masticare nuovamente.

La dentiera che fa male
Purtroppo è un classico: ricordiamoci sempre che la dentiera è una protesi in resina rigida che poggia su qualcosa di morbido (la gengiva).
Inoltre spesso capita che ci sia un riassorbimento abbondante dell’osso della mandibola tanto da rendere più superficiale l’uscita di alcuni nervi (tipico il nervo mentoniero) quindi ci può essere una sensibilità maggiore.
Chiaramente se forma dei decubiti o delle piaghe occorre intervenire:
- scarichiamo l’apparecchio togliendo materiale in eccesso se comprime
- facciamo modifiche come le ribasature se l’appoggio non è omogeneo
- eliminiamo il dolore delle piaghe da decubito applicando un laser erbio che disinfetta e rigenera

Soprattutto serve pazienza: non possiamo limare tanto altrimenti la dentiera perde di precisione e diventa più mobile, quindi i ritocchi saranno cauti e limitati.
Serviranno probabilmente più viaggi e ritocchi graduali e periodici.
La ribassatura della dentiera
Quando la protesi mobile non sigilla bene, è instabile o ha subito troppi ritocchi, la possiamo ribassare.
In pratica andiamo a risuolare la base della dentiera facendo aggiungere al laboratorio un sottile strato di resina.
E’ una metodica che va preventivata per la manutenzione nel tempo dell’apparecchio: tieni conto che con il passare degli anni le ossa mascellari e le gengive tendono fisiologicamente a ritirarsi. Dobbiamo quindi “inseguire” i tessuti modificando la base protesica per farla periodicamente riadattare alla tua bocca.
E’ un lavoro semplice che richiede una semplice impronta e poche ore di lavoro dei nostri tecnici abilitati.
La riparazione della dentiera
Se la ribasatura è classicamente una manutenzione programmata, ci possono essere degli eventi traumatici che ci obbligano a intervenire in urgenza.
La dentiera può subire delle fratture più o meno estese, in seguito ad esempio a una caduta, e noi prontamente interveniamo:
- può staccarsi uno o più denti, e sarà semplice sostituirli.
- si può scheggiare parte della resina rosa che simula la gengiva (flangia) e anche in questo caso si ripara facilmente.
- nei casi più gravi si può rompere in due o più pezzi, e lì occorre fare una valutazione clinica: spesso si riesce a ricomporre il puzzle ma a volte capita che occorra fare una dentiera nuova.
Le paste adesive servono?
Gli adesivi per dentiere sono di due tipi:
- delle creme che assomigliano a un dentifricio
- delle striscie adesive
Sono senz’altro utili, e le loro funzioni sono molteplici:
- aumentano la stabilità della dentiera
- creano un microfilm di protezione facendo effetto cuscinetto
- alcuni hanno una azione antibatterica
Tra le creme e le strisce mi sento di consigliare senz’altro le prime: sono più efficienti e facili da utilizzare.
Per applicare adeguatamente l’adesivo devi fare queste cose:
- lava accuratamente la protesi con spazzolino e dentifricio
- asciugala bene
- metti un goccio di adesivo in tre/quattro punti in maniera omogenea
- non metterne troppo, diventa noiosa altrimenti
- metti in bocca la protesi e stringi energicamente rimanendo a bocca chiusa per 30 secondi (in questo modo la pasta si diffonde e si stende in maniera omogenea)
La durata dell’adesivo è variabile, non ha cattivi sapori e non è minimamente tossica. Occorre fare attenzione a lavare bene dentiera e gengive per non lasciare residui di vecchio adesivo.
Esistono poi in rete consigli su come fare una pasta per dentiere fatta in casa: io sinceramente lascerei perdere.
Rischi secondo me di impazzire dietro preparazioni strane con materiali non certificati: gli adesivi venduti in farmacia sono testati e controllati, sempre meglio optare per questi.
Come si pulisce una dentiera?
Iniziamo con il dire che va pulita sempre dopo ogni pasto. E’ fondamentale evitare che si accumuli placca che può trasformarsi in tartaro.
Per pulirla consigliamo degli specifici spazzolini che hanno una parte più grande per pulire i enti e una parte più appuntita per l’interno delle selle (dove entra la gengiva, per capirci).
Ovviamente vanno benissimo anche gli spazzolini elettrici.
Puoi utilizzare entrambi associati a un po’ di dentifricio.
Al controllo periodico che farai dal dentista verrà controllata la presenza di placca o macchie ed eventualmente sabbiata e lucidata professionalmente.
“Non sopporto la dentiera”
Purtroppo è una situazione che può verificarsi. La dentiera superiore sarà più stabile perché ha una maggiore superficie di appoggio (c’è tutto il palato) ma proprio per questo può essere ingombrante e dare noia.
La dentiera inferiore sarà più piccola ma, abbracciando meno gengiva, sarà facilmente mobile.
Se proprio non si riesce dopo un iniziale fisiologico periodo di adattamento, occorrerà pensare per forza di cose agli impianti. In quel caso si trasformerà la dentiera in una protesi snella e fissa, con tutti i vantaggi del caso.
Una dentiera ballerina diventa così improvvisamente un ponte fisso e stabile, con tutti i vantaggi che puoi immaginare.
Spero di averti fatto una carrellata più chiara possibile su questa metodica di odontoiatria classica. La dentiera ha una grande dignità perché in passato era l’unica possibilità per ridare il sorriso. Ad oggi e in futuro se ne sente sempre meno l’esigenza, perchè perdiamo per fortuna sempre meno denti e l’implantologia ci è di grande aiuto.